Porta Caracosta

Contrada del Palio del Cerro - Cerreto Guidi

BANDIERE E LEONARDO

L' Associazione Storico Culturale Caracosta, in collaborazione con i Comuni di Vinci e Cerreto Guidi, per rendere omaggio a Leonardo da Vinci in occasione delle Celebrazioni per i 500 anni
dalla morte, organizza un evento nella Città del Genio.

Bandiere e Leonardo

Si tratta di un Corteo Storico formato da sette Gruppi di Musici e Sbandieratori che accompagneranno il Maestro dando prova della loro abilità, creando diverse coreografie, anche di insieme, allietando, al suono di tamburi e chiarine, chi si troverà a passeggiare in un giorno di festa per le vie di Vinci. Inizio ore 10,00 da Piazza della Libertà.
Tre di questi Gruppi provengono dalla vicina Cerreto Guidi: Le Fiamme di Caracosta, la Contrada di Porta Fiorentina e quella di Porta Santa Maria al Pozzolo; altri tre da Fucecchio: la Nobile
Contrada di Sant'Andrea, la Contrada di San Pierino e la Contrada Capitana Porta Raimonda; infine da Firenze gli Sbandieratori della Signoria.

Quale sia il nesso fra la Bandiera e Leonardo? Ve ne sono almeno due.

Per tutta la vita Leonardo sogna di volare: lo attestano i numerosi studi e disegni sul volo degli uccelli e sulle ali, la progettazione di macchine volanti ed di un primo prototipo di paracadute - una struttura piramidale rivestita di tela di lino inamidata per renderla impermeabile all'aria.

La Bandiera non è altro che una semplice asta piombata (di legno o carbonio), inserita in un telo...ma se si pensa che il modo con cui essa cade nelle mani dell' alfiere, dopo aver effettuato un lancio, dipende dal suo peso, dovuto ai diversi materiali che la compongono, e alle forze che su di essa agiscono durante il volo, in base alla tecnica usata, allora anche per essa si può parlare di studi aerodinamici.

Benché Leonardo consideri la guerra “pazzia bestialissima”, dedica parte cospicua dei suoi studi alla progettazione di armi e macchine belliche: cannoni, spingarde, bombarde, balestre multiple, carri falcianti, carri armati e perfino un sottomarino.

Ed è proprio l' ambito militare che lega i protagonisti di questa manifestazione.


La Bandiera ha da sempre identificato in modo certo, attraverso stemmi, elementi grafici e colori, una famiglia, un gruppo di persone o un' istituzione: si entra nell'ambito dell'araldica.
Durante una battaglia, oltre ad avere questo compito, la bandiera veniva usata anche come mezzo di comunicazione, punto di riferimento, per far spostare i vari reparti dell'esercito, associata a suoni ben precisi.

All’alfiere si richiedevano capacità speciali, oltre che una particolare destrezza nell’uso delle armi, notevoli doti atletiche, acrobatiche, di potenza fisica, d’astuzia e, soprattutto, coraggio. Tra i "giuochi militari" fu sempre considerato il più nobile e quello che richiedeva maggior perizia esecutiva.


A tal proposito possiamo citare il trattato del 1638 di Francesco Ferdinando Alfieri, Maestro d'Armi dell' Accademia Delia in Padova, nel quale illustra, con una serie di raffigurazioni e
didascalie, la "mirabile Arte del maneggio della bandiera con la difesa della spada".


Nelle varie epoche, specialmente nell'Europa Occidentale, ogni corteo civile o religioso, i tornei, le giostre e i palii furono caratterizzati dal "giuoco" di variopinte bandiere.

Tutto questo patrimonio espressivo, viene ereditato oggi dalla moderna figura dello sbandieratore che diventa il depositario, protagonista più atteso negli eventi spettacolari prodotti dalle innumerevoli rievocazioni storiche, nate proprio con l'intento di recuperare in termini etici ed estetici la memoria storica di specifici territori.

Andrea Di Lucia


Scritto da: Ale86 il 13/1/20



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